La finocchiona Igp vola negli Stati Uniti e atterra sulle tavole oltreoceano. Il via libera all'export arriva dagli uffici federali statunitensi, che hanno dichiarato la Toscana territorio indenne dalla malattia vescicolare suina.
L'ok ufficiale arriva a conclusione di un iter, avviato anni fa e divenuto esecutivo a fine agosto del 2023, con la pubblicazione da parte delle autorità americane del decreto sul Federal Register.
“Una buonissima notizia - ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani - che tutti attendevamo da tempo, un traguardo che è stato raggiunto grazie al lavoro di squadra fra istituzioni e produttori, che riapre il mercato da sempre molto attento ai sapori e alle tipicità della Toscana. Un salume come la finocchiona che tanto racconta della tradizione gastronomica toscana, non può mancare sulle tavole di oltreoceano".
Oltre alla finocchiona, tra le eccellenza gastronomiche che possono essere prodotte solo in Toscana, il via libera apre i mercati statunitensi a tutti i salumi toscani a bassa stagionatura.
Solo per la finocchiona Igp, le stime sul futuro export negli Stati Uniti parlano di quantità che si aggirano attorno ai 250mila chili annui, circa il 13,5% della produzione certificata. Numeri che di fatto farebbero balzare gli Usa sul podio dei mercati per l'esportazione del tipico salume toscano, spodestando il primato del mercato tedesco: nel 2022, infatti, l’Italia si è confermato come primo mercato a cui è stato destinato il 79% della produzione certificata, seguita dalla Germania con l’11%.