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Zanzare tigri e zecche, come difendersi dalle punture

La Regione invita i Comuni a fare le disinfestazioni e i cittadini ad adottare accorgimenti quotidiani: ecco come fare per tutelarsi dalle malattie

Comuni e cittadini insieme per prevenire e contrastare le possibili malattie derivanti da insetti come zanzare tigri, pappataci e zecche. Un gioco di squadra incentivato dalla Regione Toscana, che chiede agli enti locali di dare avvio alle disinfestazioni, con prodotti a basso impatto ambientali, e che coinvolge anche i cittadini, che possono adottare poche e semplici regole.

Innanzitutto, eliminando i sottovasi o comunque il ristagno di acqua al loro interno, coprendo le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana, ma anche tenendo pulite fontane e vasche introducendovi magari pesci rossi, che si cibano delle larve della zanzara tigre.

Altri accorgimenti possono riguardare anche le ciotole dove si dissetano gli animali, oppure le piscine gonfiabili, da svuotare ogni due o tre giorni. Contro la diffusione di questi insetti anche il taglio dell'erba del giardino e la cura delle siepi sono mezzi efficaci, mentre l'ultimo consiglio della Regione è rivolto alla pulizia dei tombini, da trattare con prodotti larvicidi biologici e coprendoli poi con una zanzariera.

Se, però, la prevenzione non fosse sufficiente, per evitare di essere punti una strategia è quella di indossare indumenti lunghi e chiari, utilizzare repellenti o soggiornare in luoghi dove vi siano zanzariere e aria condizionata.

Nel caso di viaggi all’estero la Regione invita a consultare il sito del Ministero degli Esteri per informarsi sulla presenza di eventuali malattie trasmesse da animali e far riferimento al centro di medicina dei viaggi della Asl per eventuali vaccini o profilassi. Sul sito della Regione, infine, sono disponibili ulteriori informazioni sulle malattie che possono essere trasmesse da insetti e le raccomandazioni di cui tenere conto.