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Tpl, sulla gara regionale la Cgil lancia l'allarme

Il 25 febbraio il Tar dovrà decidere sul ricorso e il sindacato denuncia: "Una querelle infinita che rischia di far ripartire tutto da capo"

In ballo, come noto, c'è la gara per l’assegnazione per i prossimi 9 anni del servizio su gomma in Toscana e, denunciano Cgil Toscana e il sindacato di categoria Filt per bocca dei segretari Daniele Quiriconi e Gianfranco Conti, "il malcelato obiettivo dei ricorrenti sembra essere quello di ottenere una sospensiva e il sostanziale azzeramento del faticoso lavoro svolto con esiti imprevedibili per il processo di riorganizzazione in atto". 

"Senza voler mettere in discussione l’autonoma valutazione del tribunale amministrativo, chiamato a decidere sulla fondatezza dei ricorsi presentati - aggiungono spiegando che il sindacato non intende essere spettatore passivo in questa storia - non possiamo non evidenziare come risulti incomprensibile assistere a ricorsi giudiziari da parte di raggruppamenti che al proprio interno contano la presenza di imprese pubbliche il cui controllo è nelle mani di comuni che hanno concorso a condividere e cofinanziare il progetto di riforma stesso. In altre parole è come assistere ad un’autodenuncia che mira a fare tabula rasa del faticoso processo di concertazione realizzato. Senza contare che il venir meno della gara porterebbe ad un automatico venir meno delle risorse straordinarie messe a disposizione dalla regioni con una ricaduta insostenibile per i bilanci dei comuni che dovessero garantire le poste per il servizio”.