Cronaca

Tragedia in cava, operaio muore schiacciato

L'incidente, il quarto in 24 ore, è avvenuto nel bacino marmifero del Corchia. La vittima abitava a Cararra. Cgil, Cisl e Uil indicono uno sciopero

foto di repertorio

Incidente mortale questa mattina in una cava di Levigliani, nel bacino marmifero del Monte Corchia.

Per cause ancora in corso di accertamento un operaio di 59 anni è rimasto schiacciato fra un macchinario azionato tramite telecomando e la parete rocciosa durante un'operazione in galleria. I primi a soccorrere l'uomo sono stati i suoi colleghi, poi sono arrivate un'automedica di Querceta e un'ambulanza ma i tentativi di rianimazione messi in atto dai sanitari sono stati inutili, l'uomo non è sopravvissuto al terribile trauma addominale provocato dallo schiacciamento. Sul posto anche il Soccorso alpino, i vigili del fuoco, i carabinieri e i tecnici del servizio di prevenzione della Asl.

In corso ulteriori accertamenti per chiarire ogni aspetto della tragedia ed individuare eventuali responsabilità.

La vittima era originaria dell'Avenza, a Carrara. Ill sindaco di Carrara Francesco De Pasquale e quello di Stazzema Maurizio Verona hanno proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.

Quello di oggi è il quarto incidente sul lavoro avvenuto in Toscana nelle ultime 24 ore: ieri a Massa un operaio di 40 anni è rimasto schiacciato sotto un muletto e ha riportato un trauma toracico; a Firenze due operai sono precipitati da un carrello elevatore mentre a Castelfiorentino un altro operaio è caduto dall'alto all'interno di un cantiere edile.

Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno indetto per domani, 29 Ottobre, uno sciopero di 8 ore di tutto il comparto lapideo di Lucca e di Massa Carrara. "In Toscana bisogna fare di più per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro, invitiamo la nuova giunta della Regione Toscana ad affrontare il problema" si legge in una nota congiunta dei sindacati. "Basta stragi silenziose sul lavoro, cultura della sicurezza" ha dichiarato il segretario dell'Ugl Paolo Capone.