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Tramvia, le richieste di commercianti e artigiani

Cna, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti hanno siglato un documento in cui chiedono meno tasse e incentivi per i disagi dovuti ai cantieri

Si preparano 3 anni di passione per le imprese artigiane e gli esercizi commerciali disseminati lungo le strade che verranno interessate da sui ai prossimi mesi dai cantieri per la costruzione delle linee 2 e 3 della Tramvia. 
I disagi sono assicurati, ma per cercare di limitarli al massimo, le rappresentanze di categoria si sono riunite e hanno siglato un documento unitario nel quale sono elencate le misure necessarie a raggiungere l'obiettivo.

Si va dalla costituzione di un fondo per il credito alle imprese, che verrà messo a disposizione da Fidi Toscana e sarà destinato a soddisfare le esigenze straordinarie di credito di chi vorrà far fronte ai disagi causati dai cantieri. I prestiti, nelle intenzione delle categorie, dovranno essere a tasso zero e a questo dovrebbe provvedere la Camera di Commercio.

Di competenza comunale sono invece le richieste che riguardano la tassazione locale. Artigiani e commerciati chiedono che vengano azzerate per tutto il tempo dei lavori, la Tari, le imposte di pubblicità, il suolo pubblico, l'imposta di soggiorno e l'Imu chi è proprietario dell'immobile in cui svolge la propria attività.

Ci sono poi una serie di misure eccezionali: dalla realizzazione di temporary shop all'inserimento temporaneo nei mercati rionali, alla realizzazione di tensostrutture in aree limitrofe ai cantieri per dare la possibilità alle imprese di trasferirsi temporaneamente.

Ultima richiesta, quella di essere esclusi per tutto il tempo dei lavori dagli studi di settore e l'esclusione delle operazioni di accertamento fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate, come accaduto già in occasione dei lavori per la costruzione della linea 1.