Attualità

Legalità, la Regione apre le sue banche dati

Con un accordo la Toscana mette a disposizione dei Carabinieri, dopo averlo fatto con Gdf e Dia, l'accesso alle proprie banche dati sugli appalti

Una maggiore trasparenza per la legalità. Con questo monito la Regione Toscana dal 2007 la Regione ha istituito un osservatorio che raccoglie informazioni in merito, il tutto confluisce in due banche dati digitali, Sitat e Sispc.

"Con l'intesa di oggi - dice l'assessore alla presidenza e ai sistemi informativi, Vittorio Bugli - i Carabinieri vi potranno accedere liberamente con credenziali dedicate, e questo aiuterà il contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata, la corruzione e le frodi nelle pubbliche forniture, assieme alla prevenzione di tutte i reati contro la pubblica amministrazione".

La Regione garantirà anche consulenze e interventi di formazione per la lettura delle informazioni, e individuerà assieme ai carabinieri i criteri per costruire una serie di "indicatori di rischio 0 di anomalia" attraverso cui selezionare i cantieri o contratti più esposti a fenomeni di illegalità.

La collaborazione naturalmente varrà anche all'opposto. I Carabinieri, qualora nel corso dei propri controlli riscontrino violazioni alla normativa sugli appalti, comunicherà infatti all'Osservatorio e alla Regione in sintesi i rilievi mossi o eventuali mancate comunicazioni.