Cronaca

Sei anni di carcere per i mercanti di schiave

Sono stati condannati a pene variabili fra i sei e i stete anni tre romeni accusati di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione

La Corte di Assise ha in pratica dimezzato le pene chieste dalla pubblica accusa per  due uomini e una donna romeni finiti alla sbarra  per tratta di esseri umani, nella fattispecie quattro ragazze originarie anch'esse della Romania.

L'accusa ha appurato che due del terzetto, un uomo e una donna, avrebbero convinto quattro giovani a trasferirsi in Italia con la promessa di un lavoro come baby sitter o come badante. Una volta giunta a destinazione però le vittime sono state costrette a lavorare in una locale notturno dell'aretino gestito da un terzo connazionale che poi le avrebbe letteralmente cedute in cambio di denaro a una banda di albanesi.

L'inchiesta che ha portato agli arresti e poi al processo è nata dalla denuncia di una delle ragazze. Durante il procedimento inutilmente la difesa ha cercato di convincere i giudici che le giovani sapevano fin dell'inizio che in Italia avrebbero dovuto prostituirsi.