I dati di Unioncamere dimostrano che in Toscana, Piemonte e Liguria poco piu' del 70% delle imprese avviate nel 2010 è ancora in vita. In Toscana in particolare si tratta di 21mila aziende sulle 30.000 nate tre anni fa. A livello nazionale invece è il 75%
delle società ad aver retto l'ìimpatto con la crisi, un risultato analogo a quello dell'immediato periodo pre-crisi: segno che la capacità di
adattamento della nostra imprenditoria ha superato ogni spirale
recessiva.
Nel 2010 sono
nate in Italia circa 410mila imprese in Italia: di queste ne sono rimaste in vita
307mila. In pratica, 3 imprese su 4 sono riuscite a sopravvivere
nonostante le difficoltà dello scenario macro-economico. Nel Lazio e
nelle regioni del Sud (a eccezione di Abruzzo e Puglia) le imprese sono
mediamente più longeve, con l'80% che raggiunge il traguardo dei tre
anni. In fondo alla classifica appunto Piemonte, Toscana e Liguria.
Guardando le
aziende nate in Italia nel 2005, quando la crisi non era neanche
prevista, la percentuale di società attive nel 2008 tre anni dopo lo
start-up era praticamente la stessa, il 75%. Tuttavia, fra i due diversi periodi presi in esame, si è ridotto di oltre
10mila unità (-2,5%) il numero di nuove imprese avviate: la selezione
all'ingresso ha consentito di evitare un più elevato livello di
fallimenti.
In Lombardia, Emilia Romagna e
Campania, la capacità di sopravvivenza delle aziende nel periodo pre-crisi era
addirittura più bassa rispetto a quella di oggi. In Toscana invece, come in Puglia, Umbria e Liguria, la capacità di sopravvivenza a tre anni è diminuita del 4%. Va detto che per Lombardia, Emilia
Romagna e Campania si registra parallelamente una più elevata riduzione
del numero di nuove imprese (-7,3% per Emilia Romagna, -5,4% per la
Lombardia, -3,7% per la Campania).
Il settore che si difende peggio è l'artigianato: nel 2010 sono nate in Italia circa 110mila
aziende, a tre anni di distanza 73mila sono ancora attive (il
67%). Fra le regioni a maggior vocazione artigiana, la quota di imprese
sopravvissute è più bassa ancora in Toscana (61%), Umbria (58%), Piemonte (63%) e Veneto (64%). Sale invece al 70% in
Lombardia e al 71% nelle Marche. Contrariamente al dato generale, prima
della crisi finanziaria la capacità di sopravvivenza delle imprese
artigiane era più elevata.