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Tre morti sul lavoro in 24 ore, l'atroce primato della Toscana

Dopo il marinaio deceduto ieri altri 2 incidenti fatali in una ditta del marmo e in un'azienda agricola. La perizia sull'orditoio che uccise Luana

Tre incidenti dall'esito mortale per altrettante persone che stavano lavorando riporta tragicamente alla ribalta la questione della sicurezza proprio quando la procura di Prato ha ricevuto la perizia sull'orditoio che il 3 Maggio scorso  uccise Luana D'Orazio, 22 anni, in un'azienda tessile di Montemurlo. La perizia ha confermato che la ragazza fu agganciata e stritolata perchè il macchinario stava lavorando alla massima velocità e con la saracinesca di protezione sollevata per una manomissione e ora le indagini, in cui sono indagati i titolari dell'azienda e il manutentore, si avvia alla fase conclusiva.

Ma la gigantesca ondata di emozione generata dalla morte di Luana, madre di un bimbo di 5 anni ora cresciuto dai nonni, non ha fermato le morti bianche e solo nella giornata di oggi se ne sono verificate 4, una a Napoli, in un cantiere della metropolitana, e 3 in Toscana, dove le vittime del lavoro nel 2021 sono salite così a 24.

Questa mattina a Pietrasanta un operaio di 54 anni, Andrea Bascherini, residente a Ripa, una frazione di Seravezza, ha perso la vita in un'azienda del settore lapideo, la 2P Trading srl, con sede sulla via Aurelia; i primi accertamenti delle forze dell'ordine hanno rilevato che l'uomo stava lavorando insieme ad un collega su due pacchi di lastre di marmo disposte a libro; all'improvviso uno dei pacchi è franato sui due lavoratori, forse perchè i fermi hanno ceduto. Bascherini è rimasto schiacciato mentre il collega ce l'ha fatta a fare un passo indietro e a salvarsi la vita: le lastre lo hanno solo sfiorato e ha riportato ferite lievi.

Sempre nel corso della mattinata un uomo di 73 anni, Giuseppe Zizzo, originario di Palermo, è morto cadendo da un albero che stava potando nel cortile di un'azienda agricola situata nelle vicinanze della sua abitazione, a Castiglion fiorentino. L'impatto violentissimo col terreno dopo il volo di 6 metri non gli ha lasciato scampo. Su disposizione della procura le forze dell'ordine hanno raccolto una serie di elementi per stabilire se anche questo decesso possa essere tecnicamente classificato come incidente sul lavoro visto che, dai primi riscontri, la vittima stava solo dando una mano al vicino, titolare dell'azienda. Resta il fatto che l'uomo è precipitato mentre stava compiendo un'operazione sull'albero. Per quanto riguarda invece le cause della caduta, l'ipotesi è quella di un malore. Domani la salma sarà restituita alla famiglia.

E' invece sicuramente una morte bianca quella di Juan Galao, il marinaio di origine filippina di 55 anni che ieri è stato colpito a morte da un cavo di acciaio durante le operazioni di disormeggio della nave cisterna su cui lavorava, la Meligunis. L'incidente è avvenuto nella darsena petroli del porto di Livorno e anche su questo decesso è stata aperta un'inchiesta.

Per invocare maggiori investimenti nella sicurezza e nella formazione, oggi i lavoratori del porto labronico e di quello di Piombino hanno scioperato per 2 ore al termine di ogni turno mentre i lavoratori delle aziende del distretto del marmo apuo-versiliese si asterranno dal lavoro domani per 8 ore. La Toscana è in lutto.