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Tribunali, attività sospesa fino al 23 Marzo

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. Poi i vertici dei tribunali potranno rinviare le udienze non urgenti fino al 31 Maggio

Sollecitato a gran voce dai sindacati degli avvocati, il governo ha adottato nella notte alcune misure, messe a punto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, per limitare l'attività all'interno di procure e tribunali durante l'emergenza coronavirus. 

Il provvedimento ha durata da oggi fino al 31 Maggio e si articola in due fasi: fino a domenica 22 Marzo sospensione dell'attività nei tribunali analoga a quella prevista per i periodi feriali, anche per dare modo alle strutture di organizzarsi. Dal 23 Marzo al 31 Maggio i vertici degli uffici giudiziari, in caso di "emergenze epidemiologiche certificate", potranno rinviare ulteriormente le udienze non urgenti. Nello stesso periodo sarà comunque possiibile organizzare modalità di lavoro a distanza, come le udienze in videoconferenza.

La sospensione non si applica alle udienze sulle dichiarazioni di adottabilità, relative ai minori stranieri non accompagnati, ai minori allontanati dalla famiglia e ad alcuni tipologie di udienze di convalida dell'arresto o del fermo.

Il ministro Bonafede ha precisato che è stato adottato un provvedimento valido per due mesi e mezzo per evitare scadenze e proroghe. Qualora l'epidemia da coronavirus rallentasse, anche l'attività dei tribunali tornerà gradualmente alla normalità.

Vedremo come i presidenti dei tribunali toscani e i capi delle procure decideranno di interpretare le disposizioni ministeriali.