Raccontare la storia del Confine Orientale italiano con le parole giuste senza cedere alle semplificazioni è stato il tema dell'incontro che alla Narodni Dom, la casa della cultura slovena incendiata dai fascisti nel 1920, ha coinvolto i 50 ragazzi degli istituti superiori di tutte le province toscane partiti per il viaggio organizzato dalla Regione Toscana in occasione del Giorno del Ricordo nei luoghi delle foibe, dell'esodo e dell'esilio.
Una lezione che ha toccato anche la storia recente della guerra in Jugoslavia negli anni '90 e di come i giornali l'hanno raccontata. L'invito rivolto agli studenti: approfondire le notizie ed essere diffidenti:
Perché la memoria, ha detto Daniela Schifani-Cortini Luchetta, moglie del giornalista Marco Luchetta morto sotto le bombe a Mostar, in Bosnia Erzegovina, non è riempirsi la bocca di belle parole:
E sulla definizione di confine, soprattutto di uno complesso come quello tra Trieste, la Slovenia e la Croazia, si è soffermato il giornalista Alexander Koren: la svolta, in Europa, si è avuta solo negli ultimi decenni.