Vendemmia rimandata a
settembre in Valdera, Valdarno e Valdicecina per le troppe precipitazioni che hanno caratterizzato l'estate.
Lo hanno deciso le aziende
vitivinicole della provincia di Pisa che hanno già selezionato
circa 900 persone attraverso i centri per l'impiego o con il
passaggio dai centri Informagiovani per la produzione del vino.
''Per ogni grappolo di uva raccolto - spiega la
Confederazione degli agricoltori pisani - si attivano ben 18
settori di lavoro dall'industria di trasformazione al commercio:
dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero
per tappi, continuando con trasporti, accessori ed enoturismo.
Con la crisi e' aumentata la presenza di italiani, soprattutto
giovani e donne rispetto agli extracomunitari''.
In crescita soprattutto il numero di donne, che rappresentano ora il 40% circa della forza lavoro; molte le studentesse che vedono nella vendemmia un'interessante opportunità di guadagno. Il tutto a fronte di un calo di impiego della manodopera straniera che scende sotto il 20%.
Secondo le previsioni delle aziende del settore si registrerà anche un calo della produzione quest'anno, ma secondo il direttore di Confagricoltura Pisa, Massimo Terreni ''la qualità si profila ottima''.