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Tubature in amianto, l'Ait esclude ogni rischio

Secondo l'Autorità idrica toscana solo il 6% delle tubazioni è in eternit. In ogni caso ingerirne le particelle non sarebbe pericoloso per la salute

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sollevate dal consigliere comunale fiorentino di Sel, Tommaso Grassi, e dall'ex candidato sindaco di Firenze, Miriam Amato, del Movimento 5 Stelle sui 250 km di tubazioni in amianto che portano l'acqua ai fiorentini e che sono gestiti da Publiacqua, ecco arrivare la nota dell'Ait.

L'Autorità idrica toscana ha infatti sottolineato come solo il 6% della lunghezza complessiva della rete idrica in tutta la regione sarebbe realizzata in amianto. Non solo. Secondo l'Ait, il fatto che l'acqua passi, seppur per brevi tratti, in tubature di eternit non rappresenterebbe un problema. "La durezza delle acque toscane, mediamente molto elevata - spiega l'Ait in una nota -  funziona da incapsulante naturale della superficie interna delle tubazioni, isolando il cemento amianto dall'acqua che vi scorre all'interno".
A questo dato si aggiunge un'altra evidenza scientifica, come ha ricordato la stessa autorità. Secondo la 4/a edizione 2011 delle Linee guida sulla qualità dell'acqua potabile dell'Organizzazione mondiale della sanità "non ci sono consistenti evidenze che l'amianto ingerito sia dannoso per la salute", a differenza di quello inalato per via respiratoria. 
In ogni caso l'Ait ha annunciato un piano di monitoraggio straordinario della rete idrica che si concentrerà nelle zone a più alta presenza di condotte in cemento/amianto, dove le acque presentano una durezza più contenuta.
Un monitoraggio condotto assieme alla Regione, all'Asl e ai gestori del servizio idrico.