Attualità

Turismo, lavoratori in sciopero per il contratto

Sciopero e manifestazioni in tutta Italia dopo che le associazioni di categoria hanno disdettato il contratto di lavoro a partire dal primo maggio

La rottura tra imprenditori del turismo e lavoratori si è consumata a ottobre scorso, quando la Federazione dei pubblici esercizi, la Fipe, ha deciso di rescindere il contratto nazionale di lavoro per quanto riguarda il turismo a partire dal primo maggio.
Una scelta che gli imprenditori hanno motivato sostenendo che i sindacati confederali - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil - avrebbero di fatto reso impossibile un confronto costruttivo, volto al "recupero dei costi attraverso un miglioramento della produttività, punto di partenza ineludibile per qualsiasi ipotesi realistica ed equilibrata di soluzione alla grave crisi che il settore sta attraversando”. 
Una lettura che non ha convinto sindacati e lavoratori, convinti che il rilancio del settore passi prima da nuove politiche industriali e di promozione turistica che in questi anni sono mancate, piuttosto che da una riduzione dei diritti dei lavoratori.
"Ci chiedono l'abolizione della quattordicesima - dicono i lavoratori - il ricalcolo dell malattia e l'abolizione degli scatti di anzianità".
Richieste inaccettabili, contro cui i sindacati hanno indetto una giornata di sciopero nazionale.