Nonostante le note limitazioni legate al rischio di contagio da Coronavirus, seguendo le indicazioni date dalle autorità l’Italia potrebbe ritrovarsi a ridosso dei periodi vacanzieri fuori dall’emergenza.
Quello che stiamo vivendo in questi giorni complicati ha spinto tanti a interrogarsi sul concetto stesso di turismo, ripensando a quelle forme alternative di visita e di vacanza più legate all’autenticità dei luoghi e alla pace della natura. Quando i luoghi chiusi e l’affollamento diventano un pericolo, è nella ruralità che possiamo trovare rifugio e ristoro.
Forse è proprio per questo che in un settore come il turismo rurale (segmento di nicchia, ma in costante aumento) si assiste a una forte riscoperta. Tutti quei luoghi rurali, legati alle nostre campagne a quelle zone normalmente snobbate dai grandi flussi di massa, potrebbero ora ritornare in auge, complice la particolare congiuntura che viviamo.
Ma cosa si intende esattamente per turismo rurale?
In Toscana: alla scoperta delle aree verdi
Chi è amante della natura non può davvero ignorare le opportunità offerte dal turismo rurale. Volendo dare una definizione a questa particolare forma di turismo, si può dire che tutte le risorse propriamente “rurali” sono comprese nel concetto.
L'agricoltura e le aree verdi, le zone protette e l’artigianato, il patrimonio artistico e archeologico presente in paesi e in aree rurali. Tutto questo fa parte dell’esperienza del turista rurale. Che si soggiorni in un resort o in una casa vacanze immersa nel verde, quando si vivono esperienze legate a questo tipo di risorse in aree extra-urbane si può parlare di turismo rurale.
Questa forma di turismo è davvero il sogno recondito di chiunque desideri svegliarsi la mattina cullato dal canto degli uccelli. Uscire fuori al balcone per prendere una boccata di aria fresca o fare una passeggiata circondati dal verde, dagli alberi e dai profumi della natura.
Tra le regioni italiane è chiaro che la Toscana rappresenti uno dei luoghi d’elezione per il turismo rurale. Nella regione ben il 47% di tutto il territorio è occupato da boschi all’interno dei quali è la quercia la padrona assoluta occupando ben il 38% di tutta la popolazione di alberi. Ma che tipo di esperienze è possibile fare durante un soggiorno di “turismo rurale”? Le possibilità sono davvero molte:
- Il classico trekking: nelle aree immerse nel verde basta mettere piede fuori dal proprio alloggio per trovare numerosi sentieri e percorsi da fare rigorosamente con gli scarponcini da escursione. Il trekking è di certo una delle esperienze più piacevoli e diffuse in ambito turismo rurale.
- Birdwatching: come seconda opzione c’è questa disciplina. Molto amato dagli animalisti il birdwatching è in realtà un’attività diffusa anche come esperienza turistica ed è un modo autentico per entrare in contatto con la natura e la fauna locale.
- Cicloturismo: per amanti delle 2 ruote una vacanza in ambito rurale può essere sicuramente occasione anche per godersi il piacere di una pedalata. Girare in bicicletta nel contesto di paesaggi rurali è un vero toccasana, si tratta sicuramente di una delle migliori attività fisiche da svolgere in una vacanza di tipo “rurale”.