Attualità

Arriva l'anagrafe per i centri antiviolenza

Approvata in consiglio regionale la mozione presentata dal Movimento 5 stelle sull'ottimizzazione del sistema di gestione dei centri antiviolenza

La Giunta regionale deve istituire un'anagrafe univoca dei Centri Antiviolenza con la costante verifica dei requisiti previsti dalla legge per operare, mentre la commissione consiliare per le Politiche Sociali stabilira' quante Case rifugio si renderanno necessarie in ogni territorio.

Al tempo stesso il governo toscano dovrà impegnarsi a trovare ulteriori risorse per sostenere l'attivita' svolta dai centri di lotta alla violenza sulle donne. 

Questo in sostanza è quello che prevede la mozione approvata all'unanimita' dal Consiglio regionale, presentata dal Movimento 5 Stelle, primo firmatario Andrea Quartini.

Sull'attivita' di monitoraggio la mozione prevede che il costante esame dei parametri "non sara' lasciato solo agli uffici regionali, ma - spiegano i pentastellati - abbiamo introdotto il parere consultivo obbligatorio dei coordinamenti Cav toscani, tenuto conto di quelli riconosciuti tramite protocolli sottoscritti con Anci Toscana.

"Inoltre, la commissione Sanita' e Politiche Sociali effettuera' una ricognizione accurata delle Case Rifugio - proseguono - dove le donne vittime di violenza trovano un'accoglienza abbinata al sostegno delle operatrici formate. Ad oggi la scarsità delle Case Rifugio comporta l'erroneo invio delle donne in strutture non idonee a garantire il percorso loro necessario, come conventi o alberghi, con una conseguente dispersione della spesa pubblica verso tali strutture emergenziali".