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Un anno di pandemia, in Toscana persi 14 miliardi di euro

Con lo sblocco dei licenziamenti le persone senza lavoro possono diventare 158mila. L'Irpet: "La Toscana può ripartire aumentando gli investimenti"

Dopo un anno tragico in cui il mondo ha dovuto fare i conti con la pandemia di Covid-19, la Toscana può ripartire solo aumentando gli investimenti. A dimostrarlo sono i dati impietosi contenuti nel nuovo rapporto Irpet, l'istituto di programmazione economica della Regione. 

Nel 2020 il prodotto interno lordo della Toscana è crollato di 12 punti, 14 miliardi di euro in meno. Sono andati perduti 23mila posti di lavoro e altri 94mila sono al momento congelati grazie agli ammortizzatori sociali. Aggiungendo anche i lavoratori autonomi si arriva a 158mila persone che hanno perso o perderanno il lavoro. Per il 2021 la carta da giocare sono quindi gli investimenti, utilizzando anche i fondi del ricovery plan.

I settori più colpiti dalla crisi Covid sono stati la moda, il turismo, la ristorazione, le imprese ricettive. La recessione ha colpito soprattutto giovani, donne e immigrati. 

Per il 2021 l’Irpet stima una ripresa di almeno il 3% del pil, inferiore a quella del resto d’Italia per l’eccessiva dipendenza dell'economia toscana dalle esportazioni.

Il consiglio di Irpet è quello di spingere sugli investimenti e farlo con rapidità, utilizzando per questo la più ampia quota possibile delle risorse europee a disposizione (Recoery plan) e ripartendo dalle imprese più dinamiche, capaci di generare negli anni reddito ed occupazione. "Ce n’era un nucleo apprezzabile, prima della pandemia, e la sfida è quella di innescare ulteriori nuove esperienze positive - si legge in una nota - Un percorso lungo fatto di piccoli passi, con lo sguardo volto al medio periodo ed ‘efficienza’, come parola chiave, affiancata a ‘sostenibilità’.