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Dall'America alla Toscana per studiare il colera

Un team di ricercatori internazionali spera che dal cimitero di Badia Pozzeveri possano arrivare gli indizi per abbattere il bacillo del colera

Il piccolo cimitero di Badia Pozzeveri, nel comune di Altopascio, è il protagonista di una ricerca internazionale sul bacillo del colera .Il sito contiene le vittime dell'epidemia di colera che ha travolto il mondo nel 1850, spiega Clark Spencer Larsen, professore di antropologia presso la Ohio State University e uno dei leader del team di scavo.
Gli archeologi e i loro studenti hanno trascorso le ultime quattro estati scavando ciò che rimane di una sezione speciale del cimitero, utilizzata all'epoca proprio per le vittime del colera. Trovare le tracce del patogeno che ha causato l'epidemia tra i resti umani potrebbe rivelare importanti dettagli.

"A nostra conoscenza, questi sono i resti meglio conservati delle vittime del colera di questo periodo mai trovati", ha detto Larsen. "Siamo molto entusiasti di ciò che potremmo essere in grado di imparare" dal piccolo cimitero toscano.

Larsen ha discusso della sua ricerca in occasione della riunione annuale dell'American Association for the Advancement of Science in corso a San Jose.

 Il team sta ora analizzando i campioni di terreno a caccia del Dna del vibrione del colera. "Non lo abbiamo ancora trovato, ma siamo fiduciosi. Abbiamo trovato altro Dna associato all'uomo, e stiamo continuando la ricerca", ha detto Larsen.

Con in mano l'antico Dna del colera, i ricercatori puntano poi a capire in che modo questo pericoloso patogeno si è evoluto.