Dopo il protocollo siglato a settembre dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e dal titolare della Difesa, Roberta Pinotti, all'Istituto farmaceutico militare di Firenze tutto è pronto per dare inizio alla produzione di marijuana medica. Tre parlamentari di Sel, Marisa Nicchi, Alessia Petraglia e Daniele Farina, accompagnati dal coordinatore regionale del partito Giuseppe Brogi, hanno visitato l'istituto e incontrato il generale Giocondo Santoni, direttore dello stabilimento.
Santoni ha riferito che, a partire dalla prossima estate, dall'impianto fiorentino usciranno circa 100 kg l'anno di marijuana medica ma, se dovessero arrivare richieste da altri Stati, la produzione potrebbe essere aumentata fino a 10 volte tanto.
"Migliaia di
famiglie italiane sono tornate a sperare, - hanno commentato i tre parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà - e adesso stanno
aspettando di essere curate. E' importante che il lavoro
dell'Istituto Farmaceutico Militare di Firenze sia supportato e
velocizzato per arrivare alla sperimentazione e alla
coltivazione prima possibile. Infine, la produzione della
marijuana ad uso terapeutico potrebbe aprire un nuovo e
importantissimo fronte nella ricerca".
Secondo quanto previsto dal protocollo interministeriale, l'istituto si occuperà del confezionamento della marijuana, da distribuire alle farmacie territoriali e
ospedaliere. Saranno queste ultime poi a preparare i medicinali da somministrare ai pazienti che si presenteranno con l'apposita ricetta, non ripetibile.