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I buoni frutti nati dalla Banca della terra

In un anno sono stati assegnati 270 ettari di terreni pubblici incolti a giovani aspiranti agricoltori. Un sistema che fa gola anche ai privati

Il bilancio del 2014, il primo dall'istituzione della Banca della Terra, è molto positivo: dal 29 novembre del 2013, infatti, sono stati pubblicati 14 bandi per un totale di circa 500 ettari di terreno, oltre a 12 fabbricati, disseminati nelle province di Grosseto, Siena, Arezzo, Pisa, Firenze e Prato

Terreni pubblici, incolti o abbandonati, messi a disposizione di giovani aspiranti agricoltori che non hanno i mezzi per avviare un'attività imprenditoriale solo con le loro forze. Un'opportunità cui in molti hanno risposto con entusiasmo, visto che sono stati assegnati già 15 lotti, per un totale di oltre 270 ettari, di cui 173 di bosco, 42 di seminativo, 42 di pascolo e 9 di oliveto. E mancano ancora 2 gare per altri 4 lotti di terreno che dovrebbero concludersi entro fine anno.

I giovani agricoltori avranno priorità nell'assegnazione dei terreni ed il pagamento del canone di affitto sarà scalare nel tempo. Solo a partire dal quarto anno sarà corrisposto l'intero importo stabilito nel contratto. 

Come detto, il grosso del patrimonio di terreno affidato ai giovani contadini è di proprietà della Regione. Ora però il progetto si estenderà anche ai privati. L'Istituto degli Innocenti di Firenze ha già messo a disposizione della Banca ben 300 ettari di terra, divisa in due lotti e che verrà assegnata entro fine febbraio in modo che il concessionario potrà iniziare la coltivazione entro la prossima primavera.

Un'altra collaborazione è stata siglata fra Regione Toscana, Ente Terre e Parco Regionale di San Rossore; anche in questo caso sono stati individuati terreni, situati all'interno della Tenuta Presidenziale che saranno inseriti in Banca della Terra, presumibilmente già a partire dai primi mesi del 2015.

La legge permette anche ai privati di richiedere l'inserimento dei lotti di terreno all'interno della Banca della Terra, anche se per ora solo due persone si sono dimostrate interessate ad assegnare a terzi le loro terre.

La Banca della terra è visibile sul sito di ARTEA, l' Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura all'indirizzo e su quello di GiovaniSì.