Attualità

Una raccolta di firme per le librerie indipendenti

In molti hanno partecipato alla raccolte firme alla "Libreria dei lettori" per rilanciare le piccole attività sul territorio regionale

Negli ultimi venti anni le librerie indipendenti sono calate del 50% in Toscana. Una ferita per la regione e la libreria fiorentina ha invitato i lettori ed i frequentatori delle piccole librerie a firmare una petizione rivolta alla Regione Toscana per non far morire questo tipo di attività. Adesso ne seguiranno anche una rivolta al Comune di Firenze.

"Le librerie sono un  bene comune e bisogna mantenerle e rilanciarle, così che i giovani possano aprirne una e fare il mestiere del librario" queste le parole di Giovanni Capuano dell'Associazione Pagine e Costole. 

Presente anche il presidente uscente Enrico Rossi che ha preso in carico la petizione e la raccolta firme. 

Queste alcune delle richieste dell'associazione alla Regione: riconoscere le librerie indipendenti come tema che esige uno specifico piano di intervento di sostegno e promozione, istituire e aggiornare un albo delle librerie indipendenti, promuovere l’affidamento alle librerie di funzioni e servizi di rilievo sociale e di prossimità con particolare riferimento ai comuni più piccoli e alle zone montane e individuando le relative possibilità di accesso anche a risorse pubbliche e a bandi comunitari; sostenere finanziariamente l’apertura di nuove librerie indipendenti con gli strumenti destinati all’imprenditoria giovanile; promuovere specifici percorsi di formazione e aggiornamento professionale. 

L'obiettivo è quello lanciare un dibattito aperto fra i lettori, gli intellettuali, gli autori, i librai, e gli editori, per far circolare informazioni e per suscitare un pensiero collettivo su come le librerie possano crescere, rigenerarsi, essere moderne, senza però perdere la propria vocazione e identità di fondo.