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Frana in Valbisenzio, dalla Regione 3,6 milioni

La somma copre i lavori che hanno portato alla riapertura della strada regionale 325, colpita il mese scorso da una frana

I lavori sulla strada regionale 325

La strada regionale 325 in località Le Coste a Vaiano è tornata percorribile a doppio senso. La riapertura è avvenuta nei giorni scorsi, dopo gli interventi scattati in seguito alla frana che un mese fa aveva interrotto la viabilità.

La Regione Toscana ha stanziato 3 milioni e 600mila euro a copertura dei lavori che hanno consentito di riaprire la strada. Una somma che, come spiegato dal Presidente della Regione Eugenio Giani, si riferisce alle opere di somma urgenza che sono state realizzate.

“La Regione Toscana - spiega il presidente Giani - copre con tre milioni e seicento mila euro i lavori che hanno portato al ripristino, da giovedì scorso, della strada regionale 325, in gestione alla provincia di Prato, che con la recente frana aveva causato gravissimi disagi alla popolazione e alla imprese sul territorio della val di Bisenzio”. 

“Ma adesso - prosegue il presidente Eugenio Giani - siamo intenzionati a sviluppare la progettazione per consentire, con un intervento strutturale in galleria a cielo aperto, di prevenire i movimenti franosi che possano ricreare la situazione di grave disagio che la val di Bisenzio ha dovuto affrontare con un frana che, per fortuna, ha trovato, attraverso la collaborazione tra Regione, Comune di Bisenzio e provincia di Prato, una rapida quanto efficace soluzione di ripresa della viabilità a due corsie.”

Proprio per il tratto tra Vaiano e la Briglia, la Regione pensa quindi ad una galleria per prevenire l'interruzione della viabilità in caso di caduta di massi "Consapevoli - conclude Giani - che fra progettazione e costo dell’opera si tratterà di circa sette milioni di euro che comunque la Regione Toscana preventiverà nel prossimo bilancio di previsione”.

“Offrire ai cittadini e alle imprese la certezza di operare in val di Bisenzio è obiettivo precipuo della Regione Toscana, accanto alla valorizzazione, che abbiamo in questi giorni potuto constatare, del trasporto su ferro e di un trasporto bus - funzionale allo stesso trasporto su ferro - piuttosto che animato dal pendolarismo diretto su Prato.”