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Il distretto tessile sposa Greenpeace

Un gruppo di aziende pratesi aderisce al progetto 'Detox' per eliminare le sostanze tossiche dai processi produttivi in fabbrica

Sono 20 le aziende pratesi che hanno aderito al progetto di Greenpeace. Un'iniziativa che l'associazione descrive come lo standard più elevato per produrre senza l'impiego di sostanze tossiche. Ai marchi che aderiscono viene chiesto di impegnarsi nell'eliminare l'utilizzo di tutti gli agenti chimici pericolosi entro il 2020.

Un impegno notevole per un distretto che rappresenta circa il 3 per cento della produzione tessile a livello europeo. In termini numerici si tratta di 2 miliardi e mezzo di euro all'anno. 

Il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi spiega così l'iniziativa che per la prima volta interessa un'intera filiera produttiva: "Per la nostra associazione e le aziende di Prato è importante mostrare al mondo che siamo impegnati fisicamente e finanziariamente a mettere in pratica le richieste della campagna Detox".

 "segno inequivocabile - aggiunge Cavicchi - del fatto che una produzione senza l'uso di sostanze tossiche è possibile e alla portata anche di piccole realtà industriali come quelle pratesi". 

Nel concreto, il 2016 vedrà la nascita di un protocollo di auditing esterno con la parallela pubblicazione dei casi studio e dei risultati delle analisi chimiche.