I capannone adibito a impianto per gli scarti tessili è di proprietà di una pratese ma regolarmente affittato a un cinese di 49anni, denunciato per gestione illecita di rifiuti.
A scoprire l'impianto di recupero rifiuti abusivo, in un capannone in via Campana, è stata la polizia municipale, insospettita dal frequente via vai di autocarri nella zona.
La ditta non aveva mai ottenuto l'autorizzazione per smaltire i rifiuti dalla RegioneToscana, ma questo non ha impedito al 49enne di iniziare la sua attività che contava sei dipendenti e numerose violazioni in termini di sicurezza e antincendio.
All'interno del fondo i vigili urbani hanno rinvenuto 60 tonnellate di rifiuti tessili, stipati in sacchi e balle, provenienti con probabilità da aziende di confezione e prontomoda del distretto.
Altre 254 tonnellate erano già state cedute a terzi. Il capannone è stato sequestrato.