Si è tenuta oggi a mezzogiorno la cerimonia di sepoltura della bimba bengalese uccisa dal padre il 21 aprile scorso a Levane.
Le esequie hanno avuto luogo nel cimitero di Bucine dove si trova un’area riservata alle persone di fede islamica.
Alla tumulazione della piccola erano presenti alcuni conoscenti della famiglia e un assessore del Comune di Bucine in rappresentanza di tutta la comunità: l’amministrazione si è fatta in parte carico delle spese per i funerali.
La bambina di tre anni e mezzo è deceduta sotto i colpi di coltello sferrati dal padre Bilal Napia in preda a un raptus di follia.
La mattina del 21 aprile scorso l’uomo, un operaio di 39 anni che da circa un anno si era trasferito con la famiglia nella frazione di Levane per lavorare in un’azienda di pulimentatura orafa, ha aggredito i due figli mentre la moglie era fuori a fare la spesa. Il primogenito di dodici anni è riuscito afuggire rifugiandosi dai vicini, mentre la bimba è stata ferita a morte.
L’uomo si trova ancora in un ospedale fiorentino dove è stato ricoverato successivamente all’arresto perché in stato di forte alterazione: si è chiuso in un silenzio totale e non ha aperto bocca neppure di fronte agli inquirenti. A quanto pare non ricorda niente della vicenda e crede che la figlioletta sia viva.
La moglie e il figlio si trovano invece presso una struttura assistita valdarnese dove sono seguiti dai servizi sociali. Il Comune di Bucine, come ha dichiarato il sindaco Nicola Benini, starà loro vicino come fa per chiunque si trovi in stato di difficoltà e se la donna, quando si sarà ripresa dallo choc, vorrà restare in paese e avrà bisogno di trovare un lavoro, l’amministrazione sarà al suo fianco.