Attualità

Così Cavriglia ricorderà per sempre Gino Strada

Al fondatore di Emergency sarà intitolato il resede della scuola di Meleto e nell’aula polivalente sarà realizzato un murales col suo volto

Gino Strada

Il Comune di Cavriglia è il primo in Valdarno ad aver pensato ad un’iniziativa in memoria di Gino Strada, il fondatore di Emergency recentemente scomparso. Alla figura del medico che ha dedicato la vita agli altri e per un futuro senza guerre sarà intitolato il resede davanti alla scuola elementare della frazione di Meleto recentemente restaurata. Non solo, nell’aula polivalente della struttura sarà realizzato un murales con il volto di Gino Strada.

“Ci sono uomini che lasciano un segno indelebile ed un esempio unico e raro per le comunità che li hanno generati. Gino Strada, che ci ha lasciato improvvisamente qualche giorno fa, era sicuramente uno di loro. In pochi come lui hanno saputo fare sempre e senza distinguo una dura opposizione alla guerra, senza se e senza ma. Gino Strada è stato un grande italiano, un esempio anche per la nostra comunità ed è per questo che la Giunta Comunale ha deciso di intitolare uno spazio pubblico alla sua memoria” annunciano dall’amministrazione comunale di Cavriglia.

“A Meleto Valdarno nell’ambito dei lavori di efficientamento energetico, adeguamento sismico e dell’abbattimento delle barriere architettoniche che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti in tutti i plessi scolastici del territorio, è stato recentemente ristrutturato l’edificio che ospita la vecchia scuola elementare e qui è stata spostata la direzione e la segreteria dell’Istituto Dante Alighieri con la conversione della vecchia mensa in una sala polivalente aperta al pubblico da condividere con la comunità”.

“Il prossimo 15 settembre, primo giorno di scuola, la Giunta – annunciano dal municipio - ha deciso di inaugurare questo straordinario lavoro insieme alla Preside Paola Ponzuoli intitolando il resede pubblico di fronte alla direzione alla memoria di Gino Strada. Inoltre, sarà realizzato un murales con il suo volto all’interno dell’aula polivalente affinché il suo esempio, i suoi gesti e le sue battaglie divengano di tutti ed il suo testimone passi nelle mani degli studenti e delle nuove generazioni. Perché Gino può essere partito per sempre, ma adesso le sue battaglie dovranno continuare a camminare sulle nostre gambe. Almeno a Cavriglia sempre”.