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Cade per la buca, il Comune paga quarantamila euro

Una cittadina ha fatto causa, l’assicurazione non è intervenuta. Ora c’è un debito non previsto per l’Amministrazione comunale di Figline Incisa

Il palazzo comunale di Figline

Tutto è iniziato nel maggio del 2014, quando una donna è caduta per terra a causa di una buca che si era aperta sul marciapiede pubblico. Dal quel momento ha preso il via un caso burocratico particolarmente complesso, che ora costringe il Comune di Figline Incisa a stanziare (fuori bilancio) oltre quarantatremila euro. Tutto questo si è reso necessario perché il 5 febbraio di quest’anno c’è stata la pubblicazione della sentenza del Tribunale di Firenze che ha dato ragione alla cittadina che era caduta sul marciapiede.

La cifra che ora il Comune dovrà trovare è di complessivi €. 43.217,54. Questa somma deriva per €. 32.736,00 dal risarcimento del danno non patrimoniale, di cui €. 28.661,00 per danno e €. 564,00 per interessi legali; altri €. 3.511,00 per risarcimento del danno patrimoniale; oltre a  €. 10.481,54 per spese di lite, comprensive di onorari, IVA, CPA, spese generali, spese di CTP e di CTU, registrazione della sentenza.

La questione sarà dibattuta nel corso del prossimo Consiglio Comunale, in programma il 28 novembre, alle ore 21.30

A quanto traspare dagli atti resta da capire come mai non vi sia stato il pagamento del danno da parte della compagnia assicurativa che di solito interviene nelle controversie di questo tipo. Rimane il fatto che - almeno per il momento - il Comune di Figline Incisa dovrà far fronte alla sentenza, salvo poi rivalersi su terzi. Comunque sia è previsto che in questa casi (legge 289/2002), tutto l’incartamento venga inviata all’esame della procura regionale della Corte dei Conti che valuterà eventuali responsabilità.