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Effetto Covid e le strane presenze dentro al bar

Atmosfera di festa all’interno del Caffè L'incontro, ma al posto dei clienti vi sono dei manichini. Bettini: “Il locale vuoto era molto deprimente”

L'interno del Caffé l'Incontro a Reggello

I primi a disperarsi - si fa per dire - sono stati gli agenti della Polizia Municipale di Reggello, convinti che prima o poi qualcuno sarebbe caduto nell’equivoco, chiedendo l’intervento dei Vigili urbani per disperdere l’assembramento dentro il bar. “E infatti qualcuno ha chiamato” racconta divertito Tiberio Bettini, titolare del Caffè l’Incontro di Reggello. Tutto è nato da una sua simpatica iniziativa: “L’ho fatto per vincere la nostalgia dei clienti – ammette Tiberio - Non ne potevo più vedere il locale vuoto”.

In effetti, visto dall’esterno, il locale sembra pieno di gente, anzi di “bella gente”: elegante, con i vestiti alla moda, dai colori sgargianti. Ma il trucco c’è: “Per non vedere un bar vuoto che è molto deprimente abbiamo pensato di riempire di manichini e creare un atmosfere bizzarra, ma simpatica e per strappare un sorriso hai clienti che ovviamente possono usufruire solo dell'asporto” spiega Bettini a chi ha sgranato gli occhi di fronte all’inconsueto spettacolo.

“Mi è presa così – dice Tiberio – Addirittura ogni tanto cambio posto ai manichini, e gli metto addosso anche nuovi vestiti, sempre diversi. Così sembrano davvero dei clienti!”.

La spiritosa operazione nata contro la nostalgia dei tempi pre-Covid, in realtà è stata facilita dal fatto che la mamma di Tiberio gestiva un noto negozio di abbigliamento proprio a Reggello. “Un paio di manichini li avevo già in magazzino, dentro il locale. Gli altri sono andati a prenderli nel negozio della mamma. In tutto sono sette manichini, che rimarranno qui a farmi compagnai finchè le cose non torneranno alla normalità”.

La gente ha apprezzato l’idea, i complimenti sono arrivati anche via social, e i clienti storici sorridono di fronte insolita compagnia “Per fortuna noi, a Reggello, siamo rimasti in zona arancione – commenta Tiberio - in questo modo possiamo almeno continuare l’attività con l’asporto”.