Cronaca

Compravano droga con i Bitcoin, coppia nei guai

C'è anche una coppia residente in Valdera fra i sei arrestati all'alba dai carabinieri a conclusione dell'operazione "Big Tasty"

Sfruttando particolari conoscenze informatiche utilizzavano il "deep web", l'internet sommerso che garantisce l'anonimato a chi lo usa, per comprare droga, anche spendendo la moneta virtuale Bitcoin per eludere la tracciabilità del denaro, e farserla recapitare a casa per posta. Ma i carabinieri della compagnia di Pisa li hanno scoperti e questa mattina, nell'ambito dell'operazione "Big Tasty", sono state arrestate sei persone ed è stata disposta la misura dell'obbligo di firma per altre tre, nelle province di Pisa, Grosseto, Modena e Ancona.

Tra quelli finiti in carcere, in esecuzione della misura di custodia cautelare, ben cinque sono toscani, mentre il sesto è modenese. L'indagine, avviata un anno fa, ha preso le mosse da alcune segnalazioni di sequestri di pacchi anonimi avvenuti in Germania, pacchi che contenevano eroina, hashish, anfetamine ed ecstasy per un peso complessivo prossimo al chilogrammo. Tutti questi pacchi avevano come destinatario un 44enne di Casciana Terme Lari, che a quanto pare aveva particolari competenze informatiche. Coinvolta nel traffico anche la convivente 25enne

Entrambi, hanno spiegato i carabinieri, erano già conosciuti alle forze dell'ordine. Tra i destinari dei pacchi anche gli altri indagati, che in un caso avrebbero anche cercato di ritirare alle poste, mostrando documenti falsi, un plico con 100 grammi di anfetamine.

Intercettate e sequestrate numerose spedizioni provenienti da Germania e Spagna, con la droga camuffata all'interno di ciò che all'apparenza era quando un dvd-porno, quando un hard-disk, quando una confezione di tè pregiato, i carabinieri hanno persino intercettato un carico di 45chilogrammi di hashish a bordo di un camper bloccato a Vecchiano, nell'aprile scorso. 

Secondo quanto ricostruito dai militari, la drova veniva poi rivenduta al dettaglio, anche a minorenni, in occasione di rave party e nei pressi di locali e discoteche della Toscana, dell'Emilia Romagna e delle Marche. Il giro di affari stimato supererebbe il mezzo milione di euro. 

Le segnalazioni dalla Germania erano state raccolte in Italia dalla Dcsa, la direzione centrale dei servizi antidroga, che ha quindi passato le informazioni ai carabinieri. L'indagine, condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri di Pisa, è stata coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porpora.