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Grillaia, la discarica della discordia

Tra l'annuncio di nuove mobilitazioni contro la riapertura e un dibattito sempre acceso, il futuro del sito chiannerino tiene banco

La futura riapertura della discarica della Grillaia a Chianni continua a far discutere. Concessa dalla Regione Toscana ad Nsa per la messa in sicurezza del sito attraverso il conferimento di 270mila metri cubi di fibrocemento, è al centro di un aspro dibattito. Per mezzo di una nota, nei giorni scorsi il Sindacato generale di base di Pontedera ha ribadito il suo dissenso annunciando nuove mobilitazioni.

"La mia trasparenza e quella dell'amministrazione su questo tema - commenta il sindaco di Chianni Giacomo Tarrini, contattato dalla redazione di QuiNews- sono sempre stati esemplari, ho sempre detto le cose come stanno senza mai evitare il confronto". Per il sindaco, sul tema della Grillaia non sono emerse altre strade percorribili e quella intrapresa in 6 anni porterà alla definitiva chiusura del sito.

Diverso il punto di vista del sindaco di Terricciola Mirko Bini che, in merito alla riapertura della Grillaia, parla con tono ironico di "Un bel messaggio per il territorio che si candida a capitale della Cultura 2025".

"Un messaggio  - prosegue Bini - che come Comune di Terricciola abbiamo cercato in tutti i modi democratici possibili di evitare, ma coloro che avevano i titoli per impedirlo, Regione Toscana e Comune di Chianni, hanno percorso una strada diversa".