Cronaca

Mistero Erik, slitta il ritorno della salma

Gli esami sul cadavere del giovane montopolese sono decisivi per capire le cause di morte. La polizia si è presa 60 giorni di tempo

Erik Sanfilippo, foto da Instagram

I primi risultati sulla salma di Erik Sanfilippo si sono rivelati inconcludenti, la polizia attende ulteriori test. Scotland Yard si è data sessanta giorni di tempo per fornire i responsi definitivi.

Questo significherebbe che la salma del giovane montopolese potrebbe tornare in Italia a metà luglio. Tuttavia si è appreso che la polizia possa riuscire a concludere le analisi entro la prima metà giugno.

Il corpo di Sanfilippo non potrà essere portato in Italia fino al termine dei test.

Il cadavere del 23enne è stato trovato in un cassonetto a Tollington Road, nel quartiere di Islington, a 650 metri dallo stadio dell'Arsenal. Sanfilippo si era trasferito in Inghilterra da qualche tempo e lavorava in un ristorante a Camden Town. La distanza tra il luogo di lavoro e dove è stato ritrovato il cadavere è di circa tre chilometri

Per la morte del giovane è stato arrestato Gerardo Rossi, 52 anni, di Avellino. L'uomo è sospettato di occultamento di cadavere e non di omicidio. Potrebbe essere stato lui a mettere il corpo di Sanfilippo nel cassonetto e poi abbandonare il tutto in un giardino di una casa disabitata, a trenta metri dalla sua abitazione.

Rossi deve comparire in tribunale il 14 giugno per spiegare la sua posizione. Il 52enne vive a Londra da molti anni. Come hanno raccontato alcuni cittadini del quartiere di Islington, vive di espedienti, fa l'elemosina fuori dai supermercati e avrebbe avuto dei trascorsi come spacciatore di droga.

Il Camden New Journal ha riportato le parole di Andy Hull, consigliere di gabinetto a Islington: "Le indagini mediche e di polizia sono in corso. Non posso dire molto della morte di questo povero uomo. Quello che posso dire è che è molto triste che qualcuno debba scaricare il cadavere di un altro essere umano in un bidone della spazzatura ".