Cronaca

Chiesti otto anni per il presunto jihadista

Il Pubblico Ministero ha chiesto otto anni di condanna per Jalal El Hanaoui, accusato di istigazione alla jihad. La difesa vuole l'assoluzione

Jalal El Hanaoui al momento dell'arresto

Secondo il Pm Angela Pietroiusti il 26enne, che risiede da tempo a Ponsacco insieme alla famiglia, avrebbe usato facebook per istigare alla guerra santa e a commettere "Delitti gravi". 

La difesa ha invece chiesto l'assoluzione con formula piena per insussistenza di ogni addebito. 

Il Pm ha sottolineato come il nome di Jalal El Hanaoui sia uscito nell'ambito di una inchiesta della procura di Brescia sui cosiddetti "Foreign Fighters" rimarcando che un viaggio effettuato in Turchia avrebbe potuto preludere ad una successiva partenza per la Siria.

Gli avvocati difensori Tiziana Mannocci e Marco Meoli, hanno cercato di smontare le accuse sottolineando la mancanza di prove. 

"Qui è in gioco la libertà di pensiero perché in tutte le attività dell'imputato indagate dalla polizia giudiziaria non ci sono atti che dimostrano l'istigazione a compiere atti di terrorismo".

La sentenza, al Tribunale di Pisa, è attesa in serata.