I giudici del tribunale del riesame hanno accolto il ricorso del pm Angela Pietroiusti e per questo motivo gli arresti domiciliari concessi a Jalal El Hanoui sono stati effettivi per pochi giorni.
Il giovane di 26 anni di nazionalità marocchina, accusato di istigare alla jihad tramite i social network aveva ottenuto alcune settimane fa gli arresti domiciliari senza che potessero essere effettivi a causa della mancanza del braccialetto elettronico, arrivato solo pochi giorni fa. Nei fatti quindi ii giorni che il marocchino ha trascorso nella sua residenza a Ponsacco sono stati pochissimi.
Gli avvocati Tiziana Mannocci e Marco Meoli, difensori di Jalal, hanno fatto sapere che ricorreranno in cassazione. Jalal si è sempre dichiarato innocente.