Cronaca

Tre condanne per i falsi permessi di soggiorno

In cambio di soldi promettevano a colf e badanti documenti che poi risultavano fasulli. La sentenza di primo grado ha evidenziato il reato di truffa

Una giovane 32enne di Ponsacco, suo fratello 37enne residente a Fauglia e un 55enne senegalese, domiciliato a Pontedera e titolare di un call center, sono stati condannati per truffa in concorso, con pene rispettivamente di 2 anni e mezzo, un anno e mezzo e un anno.

L'indagine era scattata nel 2011. I tre, stando a quanto emerso in aula al tribunale di Pisa, promettevano permessi di soggiorno a stranieri irregolari - in particolare colf e badanti - in cambio di soldi, dai 500 ai 2mila euro. Ma quando i documenti venivano consegnati, questi risultavano essere carta straccia. Per il giudice si è trattato di semplici truffe e non di associazione a delinquere, come sostenuto dall'accusa. Assolta una quarta persona, un 44enne senegalese, perché estraneo ai fatti.

Gli avvocati difensori dei tre condannati ricorreranno in appello.