Lavoro

Precari Piaggio si incatenano per protesta

"Dalla catena di montaggio alle catene" hanno detto gli ex lavoratori che hanno protestato di fronte Confindustria e contro l'azienda di Colaninno

"Dalla catena di montaggio alle catene della disoccupazione" hanno detto i contrattisti a termine di Piaggio rimasti a casa dopo dieci anni, proprio quando si prospettava l'assunzione a tempo indeterminato. I precari sono una cinquantina.

Dopo la protesta sul tetto di un edificio e dopo aver bloccato l'ingresso delle merci oggi i lavoratori, sostenuti dal sindacato Usb, si sono incatenati di fronte alla sede di Pisa di Confindustria.

I protestanti chiedono di essere assunti, come prevedeva appunto l'accordo del 2009. La protesta è stata fatta mentre Cgil, Cisl e Uil stavano tenendo dentro Confindustria un incontro per la trattativa sul contratto integrativo.

"Siamo di fronte all'arroganza di un azienda che, grazie allo sfruttamento dei lavoratori e ai costanti e lauti contributi pubblici macina profitti e dividendi per gli azionisti, ma non si assume alcuna responsabilità sociale di fronte ai lavoratori e a un territorio che viene progressivamente deindustrializzato, attraverso una costante perdita di posti di lavoro e una crescita di precariato diffuso. Chiediamo a Piaggio, amministrazioni locali e prefettura l'apertura di un tavolo specifico sulla nostra situazione" hanno concluso da Usb.