Lavoro

Le parole di Colaninno sulla Piaggio

Il numero uno della multinazionale delle due ruote ha definito Pontedera "l'azienda centrale" e ha lasciato aperta una porta per la Tmm

Roberto Colaninno nella nuova ala del Museo Piaggio

L'apertura della nuova ala del Museo Piaggio (le prime foto e l'articolo sono visibili cliccando qui) è stata anche l'occasione per ascoltare il presidente Roberto Colaninno che ha parlato di diversi temi.

Pontedera e la Piaggio. "Pontedera è l'azienda centrale del gruppo, è quella che in qualche modo guida tutte le nostre attività nel mondo" ha detto il presidente del gruppo.
"In questi decenni - ha ammesso - abbiamo avuto anche momenti difficili che abbiamo superato con le nostre capacità di italiani. I musei di solito si fanno per qualcosa che non c'è più, noi invece continuiamo a esserci e ci saremo in futuro dando ancora tante soddisfazioni. Se sono fiducioso per il 2018? Se si parla di Piaggio non sono solo fiducioso, sono tranquillo".
"Qui rappresentiamo l'ingegno italiano che si manifesta in tutta la sua completezza - ha aggiunto - perché quello che è stato fatto e prodotto nel 1946 è qualcosa di unico, di leonardesco

Situazione Tmm. Colaninno ha parlato dell'azienda di marmitte, chiusa da inizio agosto, con i lavoratori che da allora sono in presidio permanente: "Spero che si trovi una soluzione per la Tmm, la cui vicenda ha avuto l'unico sbocco possibile per le sue condizioni industriali, tecniche e imprenditoriali. Piaggio farà la sua parte assicurando le commesse che dava prima all'eventuale nuova azienda che ci sarà".

Colaninno e la politica. Il presidente ha detto che il lavoro si sviluppa attraverso l'impresa dell'uomo e ha sottolineato l'importanza della libertà. Libertà che deve avere un imprenditore per poter creare lavoro. Poi ha aggiunto che "un paese che non garantisce libertà non garantisce il futuro". 
"L'intelligenza umana è la garanzia della prosperità e noi dobbiamo garantire la libertà dell'esercizio dell''intelligenza perché facendo così garantiamo il nostro futuro. Come cittadino spero che la politica mi garantisca queste condizioni. Non perché ci sia in questo momento un deficit ma proprio perché le condizioni a volte possono cambiare e io mi auguro che invece non cambino".

Sul futuro. "L'evoluzione tecnologica non ha mai portato via lavoro a nessuno altrimenti saremmo ancora all'età della pietra. Vespa elettrica e il robot Gita, insieme alla tecnologia di Aprilia e alle prossime novità di Moto Guzzi sono i nostri nuovi prodotti per il futuro". "L'uso dei motori elettrici è invece una tecnologia non solo italiana, perché tutti abbiamo bisogno di meno inquinamento ma soprattutto penso a Paesi come la Cina e l'India o a città come Il Cairo o alcune città americane".
"Andremo con la Vespa elettrica dove queste condizioni si verificheranno prima. In ogni caso il nostro è un prodotto ibrido".