Politica

Rossi spicca il volo per un nuovo Pd

Presentata ufficialmente al circolo Sporting club la candidatura a segretario nazionale del partito: "Basta essere Renziani o Antirenziani"

Di fronte a una sala gremita Enrico Rossi ha ufficializzato la sua corsa verso la segreteria nazionale: "Ho deciso di farlo qui perché Pontedera è il posto che mi ha formato politicamente".

Sulle ragioni che hanno spinto l'attuale governatore toscano a fare questo passo "anche la necessità di rompere una situazione che sta imballando il Pd: quella tra chi è Renziano e chi no". Altri temi affrontati da Rossi sono stati l'Europa e l'occupazione: "Bisogna pensare all'Europa come confine minimo se vogliamo contare qualcosa in un mondo ormai globalizzato". Sul lavoro ha sottolineato: "I miei riferimenti sono Bobbio, Berlinguer e La Pira, ci vuole più uguaglianza e giustizia sociale. I soldi devono uscire dalle banche, vanno investiti. Non dimentico che in questa crisi il dieci per cento della popolazione si è arricchito". Stoccata anche per Marchionne: "Ho fatto il conto, in un anno ha guadagnato 54 milioni di euro, ci avremmo pagato tutti gli stipendi di un anno degli operai della Piaggio".

Il finale è stato al tempo stesso amarcord e futuro: "Non sono nostalgico ma così come un ragazzetto nato nel Padule di Bientina è riuscito a diventare presidente della Regione voglio lavorare per far si che un domani una ragazzetta, magari immigrata, possa essere eletta dove oggi sono io".