False fatture per 6,7 milioni di euro, per evadere le tasse. Queste le cifre che sarebbero emerse dall'inchiesta partita dal giugno 2013 che vede implicato un imprenditore di 46 anni di Pontedera, rappresentante legale di una società operante nel settore benessere e alimentare, che viene accusato dalla Guardia di Finanza di aver evaso le tasse della società indicando nelle dichiarazioni annuali tre fatture di operazioni inesistenti.
Ora, la Corte Suprema ha respinto il ricorso dell'imprenditore, confermando il sequestro dei 42mila euro bloccati all'epoca dell'indagine come cifra pari all'imposta evasa.