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Se Gesù Bambino è uno scarto, resta nel cassonetto

Queste le parole di Don Armando Zappolini che ha costruito il presepe con Gesù, Maria e Giuseppe nel cassonetto e solo bue e asinello nella grotta

Don Armando Zappolini

Don Armando Zappolini ci ha abituato ai suoi presepi provocatori e fuori dell’ordinario.

Però, anche se provocatori, restano sempre in linea col pensiero religioso.

Quest’anno, nel presepe della Chiesa di Santa Lucia e Madre Teresa, a Perignano, non c’è traccia di Gesù Bambino, né di Maria e nemmeno di Giuseppe, dentro alla grotta ci sono solo il bue e l’asinello.

"Se cercate Gesù Bambino", tuona il prete, "Cercatelo nella spazzatura!"

E difatti, Gesù è in braccio a Maria, accanto a Giuseppe, nel vicino cassonetto della spazzatura.

Don Zap ci dice però che non dobbiamo considerarlo una eresia, perchè è stato costruito traendo ispirazione dalle parole di Papa Francesco, che ha parlato della “cultura dello scarto” e della enorme cattiveria umana nei confronti dei più deboli e di coloro che non possono difendersi.

“C’è preoccupazione – dice Don Armando – per questa pericolosa cultura che avanza ed ancora più preoccupante è il fatto che, come risulta dall’inchiesta pubblicata da Famiglia Cristiana, coloro che sono più favorevoli “a scartare” chi ha bisogno sono proprio coloro che sono o sembrano i più vicini alla Chiesa”.

“Io mi domando – dice ancora Armando – se è più bello vedere Gesù Bambino in cartolina, oppure se è meglio stringerlo in carne ed ossa tra le braccia. Gesù è nato come uno “scarto” e continua ad esserlo se, chi dovrebbe amarlo e professare il suo pensiero, lo calpesta, calpestando i poveri e gli emarginati. Se così si vuole il Natale, Gesù Bambino resterà uno scarto, ma nella natività restano solo le bestie: il bue e l’asinello”.