Cronaca

Via Francesca, la Provincia frena: mancano i soldi

Il fronte franoso è troppo esteso per essere messo in sicurezza. Al via i lavori a Palaia e Lari

La Provincia di Pisa non interverrà sulla messa in sicurezza della via Francesca, almeno per il momento. Il fronte franoso è troppo esteso e instabile, le risorse economiche dell’Ente troppo scarse.

All’incontro di ieri mercoledì con tutte le autorità competenti, il Prefetto di Pisa ha disegnato un quadro drammatico della situazione delle frane che negli ultimi mesi hanno colpito molte aree del territorio provinciale. Otto i Comuni coinvolti, più di 150 gli smottamenti censiti.Fra le zone più disastrate della Valdera ci sono i comuni di Calcinaia, Lari e Palaia.

A oggi, sono tre le strade provinciali sbarrate a causa dell’instabilità dei fronti franosi, la via Francesca è quella che preoccupa di più. Mentre la strada provinciale nella zona di San Miniato e la via Volterrana verranno messe in sicurezza, i lavori di somma urgenza sulla SP5 Francesca tarderanno ad arrivare. I diversi smottamenti che hanno colpito la provinciale hanno prodotto un fronte franoso di circa un chilometro e 200 metri. L’intervento necessario alla messa in sicurezza del tratto è talmente imponente che le istituzioni intendono valutare bene i possibili progetti.

Altra motivazione che frena la Provincia è la mancanza di risorse economiche. L’Ente ha già sborsato circa 500mila euro per le strade compromesse dalle frane. Un intervento come quello sulla via Francesca dovrà quindi essere ben ponderato e, soprattutto, dovrà ricevere l’attenzione anche di altre istituzioni.

“La competenza – ha detto il sindaco di Calcinaia Lucia Ciampi – è provinciale. Certo è che i Comuni spingeranno per ricevere un aiuto anche da parte di Regione e Stato”. Una situazione, quella del Comune di Calcinaia, resa ancora più drammatica dalla condizione dei 15 cittadini che da più di un mese sono fuori dalle loro case. “Il fronte franoso è instabile – ha spiegato il sindaco Ciampi – gli interventi fatti non hanno messo in sicurezza il versante. Per adesso, revocare l’ordinanza di evacuazione e far rientrare i cittadini nelle loro abitazioni è troppo rischioso”.