Le violenze da parte dell'uomo, albanese di 35 anni, pare siano iniziate addirittura nel 2003, mentre le indagini sono scattate lo scorso luglio, dopo una telefonata al numero di emergenza da parte di una delle figlie della coppia che aveva assistito all’ennesimo litigio.
Le indagini, condotta dalla sezione specializzata della Squadra Mobile, hanno dato alla fine alla donna il coraggio di denunciare violenze ed angherie subite per tredici anni. In pochi mesi sono emerse prove schiaccianti di colpevolezza nei confronti dell'uomo che hanno portato il Pubblico Ministero a chiedere ed ottenere immediatamente l’allontanamento dell’uomo dalla moglie e dalle tre figlie.
Lui però, sprezzante della legge e dell’Autorità, ha ripetutamente violato gli obblighi, avvicinando la donna e continuando a perseguitarle fino a minacciarle di morte. Fatto che hanno portato all’istantanea conversione degli obblighi imposti in arresto in carcere.