Lavoro

Parlano i vertici di Aferpi dopo lo stop del Mise

L'ombra di un contenzioso legale si abbatte sullo stabilimento siderurgico piombinese e le parole di Benikene non fanno ben sperare

"Siamo rimasti sorpresi dalla decisione del ministro Calenda di dare avvio dell'azione legale ai danni di Cevital". Così l'Amministratore delegato di Aferpi e di Cevital Said Benikene ha commentato la decisione annunciata dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda sulla rescissione del contratto (leggi l'articolo correlato).

"Pensiamo che questo tipo di strada avrà solo una vittima, i 2000 dipendenti, appesi per anni alle decisioni della giustizia". Parole quelle di Benikene che preannunciano la tortuosa strada di un possibile contenzioso tra azienda e Governo.

"Ci auguriamo che non si prosegua sulla strada del contenzioso legale che altrimenti ci vedrà costretti a difenderci, avendo dalla nostra il rispetto di tutti gli adempimenti formali".

Intanto l'ad Benikene fa sapere che Cevital continua a credere nel progetto di rilancio e in tal senso presenteranno un piano industriale entro la fine di dicembre. "Crediamo nel nostro progetto di rilancio attraverso la riapertura dell'altoforno e la costruzione di una nuova fornace elettrica per tornare a coprire dall'inizio il processo del value chain. Per farlo abbiamo individuato dei partner solidi ed affidabili, Sinosteel e Magnum Steel, e riteniamo che la congiuntura favorevole del mercato dell'acciaio ci permetterebbe la massima valorizzazione delle nostre scelte".