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Aferpi, entro novembre dentro tutti i lavoratori

Il progetto è valido e va avanti, questo quanto confermato dall'Azienda ai sindacati riuniti al Mise. Restano i nodi su risorse e ritardi

Durante l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico che ha visto l'amministratore delegato di Aferpi, Fausto Azzi, ha rinnovato in toto gli impegni assunti dall'azienda sia in ambito siderurgico che in quello logistico e agroindustriale.

L'Ad ha spiegato tutti i temi affrontati durante l'incontro svoltosi il primo agosto tra il ministro Calenda, il presidente di Cevital Issad Rebrab, il presidente della Toscana Rossi ed Alessandro Profumo di Equita, sottolineando che quanto definito in tale sede ha rappresentato un determinante passo avanti per la finalizzazione del progetto.

E' in corso, come ha spiegato l'azienda in una nota, un intenso lavoro con le banche finalizzato ad incrementare le linee di credito a sostegno del circolante. E' evidente, infatti, che quanto finora ottenuto non è ancora sufficiente per i livelli ottimali di produzione.

Sul tema occupazionale sono stati confermati gli impegni relativi al passaggio in Aferpi di tutti i dipendenti, nel pieno rispetto degli impegni assunti. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto il ricorso allo strumento del contratto di solidarietà anziché alla cassa integrazione straordinaria.

Proprio di questo si parlerà in un nuovo incontro che si svolgerà a Roma anche alla presenza del Ministero del Lavoro. L'intenzione dei sindacati, e con loro l’Amministrazione comunale, il pressing perché si vada in solidarietà e non ci verifichi un passaggio da una cassa integrazione all'altra, ovvero dalla Lucchini all'Aferpi.