Lavoro

Aferpi, si raffredda la trattativa con Jindal

Futuro incerto per lo stabilimento Aferpi. Se fino a qualche giorno fa Jindal era interessato a Piombino, il ribaltone a pochi giorni dalla scadenza

In attesa del 31 Ottobre quando scadrà l'ultimatum per determinare le sorti dello stabilimento Aferpi, la situazione si fa più complicata.

Nessun comunicato ufficiale, le notizie arrivano solo da fonti autorevoli riportate dal quotidiano Il Tirreno che riferiscono di una trattativa arenata da giorni tra Rebrab e Jindal. Il motivo? La somma chiesta da Rebrab per uscire di scena.

Una notizia che desta molta preoccupazione per la vertenza Aferpi che, stando così le cose, risulterebbe a un punto morto. Resta il fatto che durante l'ultimo incontro con il ministro Calenda era stato comunicato che il Mise stava vagliando, oltre a Jindal, una rosa di possibile compratori.

Entro il 31 Ottobre, però, il Ministero dello Sviluppo economico attende la presentazione di un partner presentato dall'imprenditore algerino per il settore siderurgico, pena la rescissione del contratto. Rescissione che si vorrebbe evitare perché allungherebbe notevolmente i tempi per la ripartenza dello stabilimento. Per questo i sindacati avevano già chiesto al Governo di essere pronti a prendere in mano la situazione (leggi l'articolo correlato).

Intanto, come ha sottolineato Il Sole 24 Ore, è ripartito un treno rotaie anche se per pochi giorni e con circa 300 persone al lavoro.