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Analisi Arpat sulle acque del fosso Corniaccia

I campionamenti a seguito della colorazione rossastra-bruna delle acque. La causa? Una particolare fioritura di alghe. Ecco le possibile conseguenze

Da alcune settimane le acque della parte terminale del fosso Corniaccia, in loc. Colmata-Terrerosse, presso il Circolo Nautico Pontedoro, presentano una particolare colorazione bruno-rossastra. Gli operatori Arpat hanno eseguito un controllo sul posto per capire l'origine del fenomeno, precisamente il 30 Marzo in corrispondenza del circolo nautico. E' stato riscontrato che il fenomeno presenta un’estensione variabile a seconda delle condizioni meteo e, talvolta, si spinge fino a Montegemoli.

L’esame microscopico ha rilevato la presenza di una fioritura di alghe microscopiche planctoniche, appartenenti alla classe delle Cryptophyceae riconducibili alla specie Plagioselmis cfr. praelonga e alla classe delle Dinophyceae, ordine Gymnodiniales. In entrambi i casi si tratta di alghe unicellulari la cui elevata concentrazione è compatibile con l’aspetto rosso-bruno delle acque.

Nell’ambito della classe Gymnodiniales sono stati osservati microorganismi morfologicamente simili ad una specie capace di produrre alcune tossine ritenute responsabili di morie di pesci. Per questo, come fa sapere l'Arpat in una nota, è stata eseguita, su un campione di acqua, una prova di tossicità acuta con batteri luminescenti. La prova ha indicato la presenza di debole effetto tossico. Non si possono quindi escludere possibili effetti verso l’ittiofauna a seguito della persistenza della fioritura delle alghe.