Lavoro

Flash mob delle addette alle pulizie di Aferpi

Davanti al municipio, prima che i rappresentanti sindacali incontrassero il sindaco, le lavoratrici Cooplat hanno manifestato per "lavoro e dignità"

Come nel gioco delle sedie, una dietro l'altra le addette alle pulizie civili nello stabilimento Aferpi, organizzate in un flash mob sotto il comune di Piombino, non hanno trovato più posto. "Siamo solo numeri senza lavoro e senza dignità", questo le lavoratrici lo hanno detto chiaramente durante la manifestazione che si è svolta questa mattina prima dell'incontro tra i rappresentanti di Ugl e Filcams con il sindaco Massimo Giuliani. 

Venticinque le donne che si sono viste ridurre un ulteriore 20% delle ore di lavoro (leggi gli articoli consigliati) spingendole a proclamare prima lo stato di agitazione poi lo sciopero fino a quando la cooperativa che gestisce le pulizie nello stabilimento non fornisca le spiegazioni di questo taglio ritenuto immotivato dal momento che l'appalto era stato aggiudicato poco più di un anno fa con parametri già al minimo. 

Quella di oggi sarà un'ulteriore occasione per riferire al sindaco lo stato in cui versa l'indotto e anche i servizi. Ma del tavolo per l'indotto, annunciato durante l'ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo economico, non c'è ancora traccia tanto da coniare la parola indotticidio.