Cronaca

Gravi irregolarità, fermo in porto cargo tunisino

Dai controlli il cargo al porto piombinese è risultato pieno di materiali non identificati da sbarcare. Irregolarità anche su igiene e sicurezza

Fermato dagli ispettori della sicurezza della navigazione della Guardia costiera un cargo battente bandiera tunisina al porto di Piombino.

Si tratta della cargo Sfax, 4.200 tonnellate di stazza per una lunghezza di circa 100 metri, arrivato il 25 Gennaio scorso dal porto spagnolo di Siviglia carica di materiali alla rinfusa da sbarcare a Piombino. Di questi, circa 4mila tonnellate di biomasse, citate nella richiesta di autorizzazione allo sbarco presentata all’autorità marittima, hanno sollecitato l’attenzione dei militari della Guardia costiera piombinese, in quanto la merce, come poi verificato tramite l’ausilio del chimico del porto, immediatamente coinvolto per le analisi sul prodotto, risultava appartenente ad una categoria diversa da quella dichiarata. Al momento dello sbarco mancavano le specifiche attestazioni di non pericolosità come previsto dalle disposizioni internazionali in materia.

Il Comandante della nave, un egiziano di 35 anni, rischia adesso le sanzioni previste dal codice della navigazione. Dai controlli sono emerse anche altre violazioni, contestate dai militari della Guardia costiera.

Giubbotti di salvataggio non a norma per i 20 componenti dell’equipaggio, vie di sfuggita bloccate in alcune parti della nave, impianto antincendio malfunzionante, cavi d’ormeggio in pessimo stato, ma anche problematiche riguardanti aspetti igienico sanitari hanno portato al fermo dell’unità, adesso bloccata nel porto piombinese, con un provvedimento cosiddetto di detenzione, revocabile solo dopo le visite dell’ente di classifica e dell’amministrazione di bandiera e, di fatto, dopo il ripristino degli standard minimi di sicurezza.