Fausta Bonino, l’infermiera accusata di aver ucciso 13 pazienti nel reparto di Rianimazioni con dosi di eparina, si dichiara innocente. A intervenire è ora il legale della donna, Cesarina Barghini, sorpresa della sicurezza con la quale si stia attribuendo alla sua assistita una condotta così efferata e della decisione della custodia cautelare in carcere.
Per l’avvocato mancherebbero le prove certe o quantomeno un patrimonio di indizi idonei. Nella ricostruzione degli inquirenti si attribuiscono all’infermiera 13 casi quando, stando a quanto riferito dall’avvocato Barghini, gli approfondimenti sono stati fatti solo su alcuni. Per l’avvocato le prove non sarebbero sufficientemente riconducibili all’infermiera Bonino.
Intanto è stato fissato per il 4 aprile l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Livorno. Solo allora emergerà la versione dell’infermiera. Per il momento le uniche dichiarazioni a lei riconducibile sono quelle relative agli atti dell’inchiesta, quando la Bonino, come altri colleghi, è stata ascoltata come persona informata sui fatti.