Politica

I richiedenti asilo con l’atletica nel sangue

Da un incontro con il professor Roberto Bedini e un gruppo di migranti è nato il progetto pilota che seleziona giovani sportivi di talento

Foto di archivio

Tutto è nato da una visita al Museo del Mare dell’Istituto di Biologia ed Economica Marina di Piombino, quando il professor Roberto Bedini ha accolto un gruppo di richiedenti asili per mostrare e illustrare loro le caratteristiche degli animali. In quell’occasione, Bedini con alle spalle l’esperienza di tecnico di atletica leggera nella Nazionale Italia, ha notato che alcuni di loro aveva notevoli strutture fisiche tanto da proporgli di fare dei test per verificare sul campo le loro capacità.

Il progetto, raccontato dalle colonne de Il Telegrafo, è stato comunicato alla Regione Toscana, al Comune di Piombino e alla Croce Rossa che gestisce il centro di accoglienza e alla prefettura di Livorno. La società di atletica Libertas di Livorno, in caso di test positivi, è a disposizione per gli eventuali tesseramenti.

Individutati 9 ragazzi di cui 4 dalla Nigeria, 1 del Ghana, 2 del Mali, 1 del Senegal ed 1 del Gambia, mentre per le gare di mezzofondo e fondo 6 ragazzi di cui 2 della Costa d’Avorio, 1 del Gambia e 3 del Senegal.

Non è una novità la prestanza degli atleti africani nell’atletica leggera, ora il professor Bedini sarà ricevuto in Prefettura per valutare come proseguire il progetto di integrazione e sport.