Cronaca

Il cimitero abusivo degli elettrodomestici

La Forestale ha sequestrato una discarica non autorizzata di rifiuti. Ammassate nell'area centinaia di elettrodomestici e altri rifiuti pericolosi

Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni, televisori, condizionatori, accumulatori al piombo, carcasse di motori e altri rifiuti pericolosi ammassati in un'area a cielo aperto nell'entroterra. 

Nell’ambito di indagini incentrate sullo smaltimento dei rifiuti, condotte dal Corpo Forestale dello Stato, NIPAF di Livorno, nei Comuni di Campiglia Marittima e Suvereto è emersa un’attività illecita condotta da un cittadino bulgaro di 53 anni che operava in appoggio ad una nota ditta locale di rivendita di elettrodomestici.

Dopo alcune verifiche di movimenti sospetti, dal magazzino della ditta alla successiva verifica presso l’abitazione del cittadino bulgaro ha permesso di rinvenire nel vasto piazzale adiacente un enorme deposito di numerosissimi rifiuti RAEE (acronimo che significa “Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”) ed altri rifiuti, classificati come pericolosi e non pericolosi.

Invece di portarle regolarmente in discarica, la merce di scarto e le vecchie apparecchiature sarebbero state così dismesse dal titolare del negozio che, secondo quanto ricostruito dalla Forestale, avrebbe risparmiato sullo smaltimento regolare.

Sotto sequestro l'intera area e l'auto del bulgaro con la quale effettuava i trasporti. Denunciati all'autorità il 53enne e il titolare della ditta per la violazione dell’art. 256 (attività di gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata) e 258 (violazione degli obblighi di comunicazione e di tenuta dei registri e dei formulari) del Decreto Legislativo n. 152/2006 (Testo Unico ambientale) che regolamenta, tra i vari aspetti, la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti contaminati.